Sono stati inaugurati oggi il nuovo pronto soccorso e il nuovo reparto di Endoscopia dell’Ospedale “San Camillo De Lellis” di Atessa alla presenza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.
Alle celebrazioni erano presenti anche l’assessore regionale all’urbanista e territorio, Nicola Campitelli, il direttore della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, il vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, Bruno Forte, il consigliere regionale, Mauro Febbo, e il sindaco di Atessa Giulio Borrelli.
Da sottolineare la presenza dei presidenti della camera di Commercio, Gennaro Strever, e di Confindustria Chieti-Pescara, Silvano Pagliuca, a rappresentare le imprese del territorio che hanno donato un milione di euro per la realizzazione del Covid-Hospistal nelle prime ore dell’emergenza pandemica.
Ad oggi per le strutture completate sono stati investiti 1,5 milioni di euro per i lavori di adeguamento strutturale della Medicina Covid, il Pronto Soccorso, Radiologia, Riabilitazione e Gastroenterologia, ed altri 1,6 milioni per l’ammodernamento del parco tecnologico, ossia per l’acquisto di Tac, risonanza magnetica, ecotomografi, ventilatori polmonari, monitor multiparametrici, strumentazione per l’endoscopia digestiva e la riabilitazione.
“Abbiamo assunto scelte rapide in momenti difficili incontrando anche legittime diffidenze da parte della popolazione, provata da anni di battaglie non sempre vinte” ha dichiarato il presidente Marsilio.
“A lungo c’è stato un deficit di attenzione su questo ospedale, - ha aggiunto il presidente - ma abbiamo dimostrato agli scettici che le scelte strategiche fatte su Atessa erano coraggiose ma decisive per garantirne il futuro. E la sinergia sviluppata con le imprese ha rappresentato un modello più che virtuoso, che ha posto le basi per il rilancio di questo presidio già nella prima drammatica fase della pandemia”.
“Abbiamo rispettato gli impegni che due anni fa ci siamo assunti con il territorio – ha sottolineato Marsilio-. C’era tanta paura e preoccupazione – ricorda – ma il lavoro svolto in questi due anni dalla nostra amministrazione regionale ha dimostrato che le scelte fatte sono state giuste: gli interventi e le ristrutturazioni programmate e finalizzate ad accogliere i malati di coronavirus, consentono, oggi, di lasciare in eredità un patrimonio importante per valorizzare e potenziare il Presidio ospedaliero di Atessa che avrà una nuova vita, grazie a nuove apparecchiature per la diagnostica e reparti riqualificati e rinnovati.”
“Oggi – ha evidenziato invece l’assessore Verì – emerge un elemento innovativo: l’integrazione tra l’ospedale e il territorio. Non solo viene presentata la riorganizzazione del presidio ospedaliero di Atessa, che non aveva futuro, ma la scelta di istituire la Casa della comunità consentirà agli utenti di ricevere un’assistenza completa e di prossimità”.
Il direttore Schael invece ha illustrato tutti gli investimenti fatti finora e futuri. “Avevo puntato da subito sulla riqualificazione di questo Presidio, anche se altri non ci credevano – ha spiegato il manager altoatesino - ma abbiamo avuto il sostegno della Regione in questa operazione che oggi restituisce al territorio un vero ospedale, con servizi e tecnologia all’avanguardia.”
Sono, inoltre, stati affidati i lavori da 110mila euro per la riqualificazione dell’ex pronto soccorso che sarà convertito in distretto sanitario, così come sono previsti l’arrivo di 3,4 milioni per la realizzazione di una casa di comunità ed un ospedale di comunità con l’acquisto di un telecomandato radiologico digitale, un ortopantomografo e una risonanza magnetica da 1.5 tesla. Infine è stata confermata la realizzazione di una nuova dialisi.
“Non finirò mai di ringraziare – ha concluso Schael - le aziende, Camera di Commercio e Confindustria per aver avuto fiducia in questo progetto e averci dato lo start per rispondere fin da subito al Covid ma anche per restituire dignità al San Camillo”.