Gli interventi, sul Centro di ieri, dei sindaci dei quattro capoluoghi di provincia, confermano che la rete ospedaliera abruzzese resta in alto mare nonostante sia vecchia in quanto riferita al triennio 2019-2021.
Per quanto riguarda il San Camillo De Lellis, in ogni caso, esso viene confermato come ospedale di area particolarmente disagiata, sulla base di quanto già stabilito con la D.G.R. n. 824 del 2018, corredata dalla corposa relazione tecnico-giuridica, elaborata dall’Agenzia sanitaria regionale, con il contributo anche dell’attuale amministrazione comunale.
Ciò a conferma che non era affatto un “bluff” e per smentire chi adesso vorrebbe far credere che la documentazione prodotta non era idonea.
Ora, come allora, il nostro ospedale è rimasto ostaggio dei “superospedali” (cosiddetti DEA di II livello) dei quattro Comuni capoluoghi.
Ora, come allora, il punto nodale, ancora una volta irrisolto, rimane questo!
Ora, come allora, così come innegabilmente emerge dalla lettura delle dichiarazioni dei Sindaci dei quattro Comuni capoluogo, sui superospedali esistono posizioni contrastanti ed - in ogni caso - ognuno di essi ha mosso critiche all’attuale proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera, formulando soluzioni alternative e inconciliabili tra loro.
Tutti e quattro i Sindaci, di diverso orientamento politico, hanno comunque evidenziato che non è più rinviabile l’approvazione della nuova rete ospedaliera, soprattutto dopo la pandemia ancora in corso, con l’auspicio che vengano garantite anche e soprattutto le necessarie e qualificate risorse mediche ed infermieristiche, oltre quelle strumentali.
L’attuale piano proposto rispecchia la rete ospedaliera già esistente e di fatto declassa tutti e quattro i nosocomi provinciali a DEA di I livello.
Sostanzialmente l’attuale Giunta regionale decide di non decidere!!
Anche questa, in ogni caso, è una scelta, che si deve però avere il coraggio e la capacità di portare a compimento, approvando urgentemente la rete ospedaliera proposta, in quanto la nostra sanità regionale non può più essere ostaggio di mancate decisioni e scelte, con il rischio anche di perdere risorse economiche.
L’attuale maggioranza regionale è stata eletta anche per questo ed ormai - a distanza di oltre due anni - non ci sono più scuse e alibi. Abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità!