La Fiom-Cgil chiama a raccolta sindacati e lavoratori dopo la decisione della Sevel di mandare a casa altri 200 dipendenti con contratto a somministrazione e la programmazione di una lunga sosta natalizia, ossia dal 23 dicembre fino al 10 gennaio 2022.
Sono quasi 800 i lavoratori interinali lasciati a casa dall’inizio dell’emergenza “microchip” mentre lo stabilimento polacco di Gliwice inizierà a produrre dal 2022.
Elementi di forte preoccupazione per Fiom che avverte le altre sigle sindacali e gli enti istituzionali, poiché preludio di una crisi ancora più pesante, la quale potrebbe coinvolgere l’intero indotto e tutto il territorio della Val di Sangro.
“Quando la Sevel, per far fronte a questa crisi, - si legge nel comunicato della Fiom - deciderà di internalizzare alcune produzioni le prime conseguenze le subiranno le Lavoratrici e i Lavoratori dell’indotto.”
Per questo dalla segreteria di Fiom-Cgil Chieti affermano: “È ora di decidere se devono prevalere gli interessi delle Lavoratrici e dei Lavoratori e dell’intero territorio o gli interessi delle Organizzazioni Sindacali. Come FIOM ci auspichiamo che le altre OO.SS. decidano seriamente e concretamente di costruire insieme un percorso unitario.”
“Basta – prosegue il comunicato - con le comunicazioni laconiche o con i messaggini a senso unico che giornalmente danno informazioni sulla situazione produttiva della SEVEL. Ora più che mai c’è bisogno di un confronto unitario con l’azienda per capire come si deve gestire questa situazione e soprattutto iniziare ad affrontare il problema del futuro dello stabilimento a partire dall’intenzione di Stellantis di investire sul nostro territorio.”
Inoltre l’organizzazione dei metalmeccanici della Cgil attacca il governo regionale: “In questo contesto non è tollerabile l’ignavia della Regione che sta completamente sottovalutando il problema. La Regione deve smettere di subire il fascino degli imprenditori ed iniziare ad ascoltare i lavoratori, quei lavoratori che hanno garantito per anni un contributo fondamentale al PIL e all’export di questa regione.”
“La FIOM, dopo i tentativi andati a vuoto di trovare una posizione unitaria, - conclude il comunicato - ha deciso di convocare un’assemblea dei lavoratori SEVEL per decidere insieme i percorsi da mettere in campo per il futuro dello stabilimento e dell’intero territorio. Come FIOM ci attiveremo per mettere in piedi una vertenza provinciale coinvolgendo tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’automotive e non solo.”