Il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, ha scritto una lettera al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, all’assessore della Sanità, Nicoletta Verì, ed al direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, per chiedere formalmente il ripristino dei servizi di competenza del distretto sanitario di base e la garanzia del servizio di continuità assistenziale per le popolazioni del comprensorio.
I servizi afferenti al Distretto sanitario di base “Sangro-Aventino” di Atessa furono spostati in tempo di Covid dall’ospedale di Atessa “San Camillo De Lellis” al Pta di Casoli. Lo spostamento fu necessario nella piena emergenza per dar spazio al covid hospital all’interno del San Camillo.
Ora Borrelli, visto il mutato quadro emergenziale chiede il ritorno ad Atessa di tutti i servizi dislocati altrove, non solo di quelli presenti nel Pta casolano, anche di quelli collocati temporaneamente a Lanciano e Villa Santa Maria.
“Fu, quella adottata dalla ASL e dalla Regione una scelta non indolore, che causò notevoli disagi alle popolazioni dei nostri Comuni” dichiara il sindaco Borrelli.
“Fu fatta la promessa che il distretto sarebbe stato restituito appena finita l’emergenza. Spiace constatare che così ancora non è stato, - prosegue il primo cittadino - poiché, ormai è rientrata l’emergenza (l’ospedale è COVID free), ma del promesso ripristino dei servizi stessi non c’è traccia. Da qui, il nostro sollecito”.
“L’emergenza – conclude Borrelli - non può diventare la foglia di fico con cui giustificare la spoliazione dei servizi del territorio”.
Nella lettera il sindaco ha proposto anche la localizzazione dei servizi in strutture diverse dal San Camillo, qualora gli spazi già in uso qui non siano reputati adatti.