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L'Abruzzo resta in zona arancione ma scuole chiuse fino a Pasqua

Il presidente della regione Marsilio ha comunicato che la regione resterà in zona arancione

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Il presidente della regione, Marco Marsilio, a margine della cabina di regia odierna ha comunicato che l’Abruzzo resterà zona arancione. La nostra regione ha un Rt medio a 1,05,  con un livello minimo pari a 0,99, al contempo il rischio da “alto” passa a “moderato”.

L’Abruzzo avrebbe uno scenario compatibile con la zona gialla. Qualora i dati odierni perdurassero anche la prossima settimana, la Regione potrebbe entrare in fascia gialla. Ad impedirlo sarebbe solamente il  nuovo decreto-legge approvato oggi dal governo Draghi che sancisce il passaggio di tutte le Regioni gialle automaticamente in arancione fino a Pasqua.

“Le misure restrittive adottate, - fanno sapere della regione - nell’area metropolitana e nei comuni maggiormente colpiti dal virus stanno dando risultati apprezzabili, anche se insufficienti a decretarne la cessazione e ad alleggerire la pressione ospedaliera, che rimane ai livelli più alti mai toccati prima.”

L’incidenza media settimanale diminuisce in tre province su quattro, tranne L’Aquila, e supera i 250/100.000 solo a Pescara (327).  L’analisi dell’incidenza è stata eseguita ed elaborata sui territori dei singoli comuni e delle aree vaste, non su base provinciale.

 Per questo l’incidenza è ancora superiore ai 250 casi settimanali ogni 100.000 abitanti nell’area metropolitana Chieti-Pescara e in alcune realtà puntuali.

I comuni sottoposti a restrizioni più dure nella provincia di Chieti al momento sono Chieti, Torrevecchia Teatina, Ripa Teatina, Miglianico, Bucchianico, San Giovanni Teatino, Lanciano, Ortona, Francavilla al Mare, più Montazzoli oggetto di specifica precedente Ordinanza.

Queste misure maggiormente restrittive tutt’ora in vigore sono state, per effetto dell’Ordinanza del presidente Marsilio prorogate fino a domenica 21 compresa.

Un'attenta valutazione della situazione epidemiologica e un confronto tra Regione, mondo della scuola e i sindacati, suggerisce, fanno sapere dalla regione, il rinvio dell’apertura delle scuole a dopo Pasqua.

La Didattica a distanza continuerà, comunque, per i cicli delle scuole primarie e secondarie.

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