I casi di positività e le quarantene sono in aumento nel territorio di Atessa. Attualmente in base all’ultimo numero diffuso dal comune i positivi, alla data del 31 gennaio, erano complessivamente 67.
Il sindaco, Giulio Borrelli, e l’amministrazione comunale sta correndo ai ripari, annunciando la partecipazione del comune allo screening di massa disposta dalla Asl Lanciano – Vasto – Chieti.
Questa mattina si è tenuta la riunione tra i sindaci il Prefetto di Chieti, Armando forgione, e la Asl per definire tempi e modalità della indagine epidemiologica. Nell’incontro è sono state fissate le date del 13 e 14 febbraio per lo screening in Atessa.
Inoltre la giunta comunale ha predisposto in accordo con polizia municipale e carabinieri l’intensificarsi dei controlli in città. I giorni passati hanno visto la nascita di una polemica tra famiglie e comune sulla necessità di tenere chiuse le scuole in questo momento.
La controversia, secondo fonti del comune, nasce da alcuni tracciamenti che vedrebbero l’inizio dei contagi dalle scuole. Questione ancora tutta da accertare ci dice la stessa fonte.
La Dirigente scolastica nei giorni scorsi ha dichiarato: “Per quanto riguarda le altre Sezioni del plesso Rione Meridionale le attività didattiche continueranno a svolgersi regolarmente e in sicurezza, nel rispetto delle prescrizioni relative al distanziamento, all’utilizzo dei dispositivi di protezione ed alle operazioni di pulizia e disinfezione quotidiane.”
Il sindaco a riguardo è stato deciso e piuttosto severo. “Così come le famiglie sono preoccupate della sicurezza nelle scuole – ha affermato Borrelli – dovrebbero essere altrettanto preoccupate di ciò che succede fuori: ragazzi e ragazze assembrati con le mascherine abbassate li abbiamo visti tutti”.
“Ma non sono solo i ragazzi che, forse per una pur legittima stanchezza, prestano meno attenzione alle norme di sicurezza. – prosegue il primo cittadino – Non si può puntare il dito verso di loro o le scuole, luogo di fondamentale importanza per tutta la comunità, se non sono gli adulti i primi a dare l’esempio e vigilare sui figli. Non bastano controlli e multe delle forze dell’ordine.”
Borrelli ha concluso evidenziando l’importanza di non abbassare la guardia per non rientrare in zona rossa: “Non possiamo sprecare adesso l’occasione e tornare in zona rossa o arancione, soprattutto non possiamo farla sprecare a tutte quelle persone che conducono attività messe sotto pressione da molti mesi di restrizioni e lockdown, ma per fare questo dobbiamo fare tutti la nostra parte. Siamo tutti nella stessa barca.”

