Gli avvistamenti di lupi nelle valli abruzzesi sono sempre più frequenti causando timori e paure nella popolazione. Per conoscere di più questi animali e sapere come comportarci, ci siamo rivolti ad un’esperta del settore ossia il neo delegato regionale del WWF ed ex direttrice della riserva regionale e oasi delle Gole del Sagittario, la dottoressa Filomena Ricci.
Abbiamo fatto alla dottoressa tutte le domande più difficili sull’argomento, lei ci ha risposto con grande precisione. Questo articolo è il resoconto di ciò che abbiamo scoperto.
Il lupo è una specie che, fortunatamente (poi vi rideremo il perché), è tornata ad espandersi quindi non è più così raro avvistarlo a bassa quota. Questa espansione ha fatto sì che aumentasse il fenomeno dell’ibridazione fra lupo e cane. Gli ibridi hanno comportamenti molto simili ai lupi ma possono avvicinarsi a paesi e animali domestici.
Per questo è importante non lasciare cibo o spazzatura organica a terra vicino alle abitazioni, per non attirare lupi ed altri animali selvatici, portare sempre i propri cani a guinzaglio e non lasciarli liberi o incustoditi durante la notte.
Come dobbiamo comportarci quando ne vediamo uno? È bene rimanere a debita distanza, non avvicinarsi assolutamente all’animale e non lanciare oggetti questo vale sia per i lupi sia per gli ibridi.
Dobbiamo aver paura di andare nei boschi del nostro territorio? Assolutamente no. L’incontro con un animale selvatico, a parer mio, è sempre una forte emozione ma dobbiamo tenere il giusto comportamento e non abbandonare mai i sentieri segnati. Con queste indicazioni non c’è nulla da temere.
Abbiamo detto che bisogna tenere il giusto comportamento ma cosa vuol dire? Poche ma semplicissime accortezze: rimanere il più distanti possibili dall’animale, evitare l’incontro ravvicinato, non andarli incontro né voltarli le spalle. Se abbiamo un incontro ravvicinato oltre questi è necessario fare un po' di rumore ad esempio battendo le mani.
Ricordate, però, che i lupi si accorgono molto prima della nostra presenza tendono quindi ad allontanarsi. Qualora come successo in Val Pescara vedessimo dei lupi intendi a cacciare o cibarsi è necessario non infastidirli ed allontanarsi.
Non abbiamo esitato a rivolgere le domande più scomode alla dottoressa. Affrontando anche il tema dei risarcimenti.
Cosa succede quando un capo di bestiame viene predato dai lupi? È necessario fare richiesta per il risarcimento del danno, i tecnici effettueranno il sopralluogo per accertare la predazione del lupo dopodiché partirà l’iter per il risarcimento.
I danni verranno risarciti dal parco se si è all’interno di un parco o dalla Regione. Generalmente i parchi sono più rapidi nel risarcire il danno delle regioni.
La prevenzione rimane sempre la soluzione migliore ci dice la delegata del WWF; è possibile installare recinzioni elettrificate per proteggere gli animali e i loro ricoveri inoltre può essere d’aiuto avere dei cani da guardiana.
Qui per noi, come si suol dire, cascava l’asino. Non è assolutamente facile economicamente per gli allevatori e pastori dotarsi di queste protezioni avendo tanti costi da sostenere.
Ci è stato, però, spiegato che ci sono moltissimi canali di finanziamento a cui possono ricorrere gli allevatori: finanziamenti statali ed europei. Inoltre in molte oasi e parchi è possibile ottenere recinzioni elettrificate in comodato d’uso gratuito dal WWF.
Infine la dottoressa ci ha dato un’informazione preziosa su questa specie. Il lupo può aiutarci a risolvere uno dei più grandi problemi della nostra regione ma non solo ossia l’enorme diffusione dei cinghiali. La dieta del lupo è principalmente composta da questi animali e ne è il naturale controllore della Popolazione. Insomma il lupo è il nostro principale alleato per la riduzione del numero dei cinghiali.

