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I Sindaci del Sangro - Aventino scrivono al prefetto: "Riconversione immediata delle postazioni india"

I sindaci del Sangro – Aventino scrivono al prefetto affinché si faccia loro portavoce presso la Regione e la Asl Lanciano – Vasto – Chieti nel chiedere la riconversione delle postazioni "India"

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I sindaci del Sangro – Aventino scrivono al prefetto affinché si faccia loro portavoce presso la Regione e la Asl Lanciano – Vasto – Chieti nel chiedere la riconversione delle postazioni "India", prive di medici a bordo delle ambulanze, presenti nei distretti sanitari di base di Torricella Peligna e di Lama dei Peligni in postazioni medicalizzate H24.

L’Asl ha recente decretato il depotenziamento delle due postazioni in cui le ambulanze erano dotate di medico a bordo; la scelta non è sembrata equa ai sindaci che ritengono che così si pregiudichi tutto il modello dell’emergenza/urgenza nella zona.

I sedici sindaci firmatari della lettera sono Mario Zulli sindaco di Gessopalena, Danilo D’Orazio, di Civitella Messer Raimondo, Carmine Ficca, sindaco di Torricella Peligna, Domenico Giangiordano, sindaco di Roccascalegna, Massimo Tiberini, sindaco di Casoli, Vincenzo Muratelli, sindaco di  Altino, Andrea Schina, sindaco di Colledimacine, Claudio D’Emilio, sindaco di Palena, Angelo Piccoli, sindaco di Montenerodomo, Giovanni Paolo Rosato, Sindaco di Taranta Peligna, Raffaele Nasuti, Sindaco di Bomba, Carlo de Vitis, sindaco di Fara San Martino, Consuelo Di Martino, sindaco di Palombaro, e Domenico D’Angelo, sindaco di Pennadomo.

“Tale scelta è fortemente pregiudizievole per i cittadini delle aree interne che si trovano così in una condizione di netto svantaggio rispetto a quanti vivono nei centri in cui insistono gli ospedali” dichiarano i sindaci nella lettera inviata al prefetto.

“L’assistenza medica – continua i sindaci – a bordo delle ambulanze, nei nostri territori, è presupposto imprescindibile per garantire un modello efficiente ed adeguato di intervento nelle urgenze, modello purtroppo condizionato dalla distanza dei reparti di pronto soccorso ospedalieri e, quindi, dalla tempistica dell’erogazione di terapie di medicina di emergenza/urgenza.”

Infine i sindaci concludono con la loro richiesta: “la rilevante percentuale di chiamate al 118 per situazioni di gravità, aggiunta ai fattori logistico – ambientali succitati, impone la necessità di un ripristino immediato della presenza del medico sulle ambulanze.”

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