Trigano Van. Non ci sono i furgoni per i camper: indetto sciopero per l'11 maggio

Il sindacato ha indetto uno sciopero per manifestare la situazione paradossale attraversata dall'azienda nonostante i tanti ordini in entrata

Armando Travaglini
04/05/2022
Attualità
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La delicata situazione, che sta attraversando la Trigano Van di Paglieta, continua a preoccupare lavoratori e i sindacati in vista delle prossime scadenze contrattuali.

La Fiom-Cigl ha indetto uno sciopero per il prossimo 11 maggio, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, con un presidio dei lavoratori e lavoratrici davanti allo stabilimento principale della Trigano Van cd Paglieta 1, allo scopo di manifestare le preoccupazioni per situazione paradossale attraversata dall’azienda.

La Trigano Van, nonostante sia in forte crescita negli ultimi anni, sta vivendo un momento difficile a causa dei ritardi nelle forniture da parte di Sevel. A mancare sono le basi dei furgoni Ducato, fornite per l’appunto dalla fabbrica del Gruppo Stellantis, da allestire i camper

Negli ultimi anni il personale dell’impresa è cresciuto di oltre il 155%, crescendo dagli iniziali 160 dipendenti ai 480 di qualche mese fa, poi ridotti a 409 per il sopraggiungere della crisi nelle forniture. 

“Oggi i Lavoratori della Trigano subiscono la cassa integrazione in una maniera molto feroce, di certo più di tutte le aziende dell’intera Provincia” afferma il segretario provinciale della Fiom-Cgil di Chieti, Andrea De Lutis.

“Il paradosso – spiega il segretario De Lutis -  è che la richiesta di Van è altissima, ci sono un numero importante di veicoli già venduti ma non si riesce ad evaderli a causa della mancanza della base che viene fornita esclusivamente da Sevel Spa.”

“Siamo a conoscenza che nelle scorse settimane c’è stata una trattativa – aggiunge il sindacalista - in merito all’ utilizzo di piattaforme diverse dal Ducato fra Trigano Spa e Stellantis. Anche in questo caso le consegne, nonostante gli impegni stentano a partire.

Poi il segretario mette in guardia dal crescere delle tensioni all’interno della fabbrica: “siamo molto preoccupi per la tenuta occupazionale, nei prossimi mesi ci saranno molte scadenze di contratti a tempo determinato. A causa della forte perdita di potere d’ acquisto, la tensione delle persone è alle stelle.”

“Ci rendiamo disponibili – conclude De Lutis - a qualsiasi approfondimento, chiediamo a tutte le parti in indirizzo di mettere in campo le azioni necessarie atte al superamento di questa fase nella maniera più positiva possibile.

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