Taranta Peligna. Sarà restaurata l'ex chiesa di San Biagio

Un finanziamento concesso dal Ministero della Cultura permetterà il recupero dei resti del monumento

Armando Travaglini
18/02/2022
Cultura
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Sarà restaurata l’ex Chiesa di San Biagio a Taranta Peligna grazie al finanziamento di 250.000,00 euro concesso dal Ministero della Cultura con procedura d’urgenza alla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le provincie di Chieti e Pescara.

Decisiva per la realizzazione dell’intervento è stata la forte volontà della Soprintendente Rosaria Mencarelli di procedere all’intervento, non solo per le evidenti condizioni dei resti del monumento, ma in considerazione dell’importanza che l’opera riveste per la comunità tarantolese.

“L’intervento era ormai irrinunciabile, non solo per evidenti motivi conservativi ma anche per il valore identitario che la comunità locale riconosce alla chiesa” afferma la soprintendente Mencarelli.

“San Biagio è infatti protettore dei lanieri - aggiunge la soprintendente - e sappiamo quanto sia stata importante la produzione di questi manufatti a Taranta; tanto importante da indurre la Soprintendenza a proporre la dichiarazione di interesse culturale per l’antico Lanificio Merlino.”

“Così – prosegue la Mencarelli –  si instaura un circuito virtuoso di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e della tradizione artigianale, una tra le più antiche e rinomate d’Abruzzo, che speriamo possa tornare ad avere l’impulso che merita. Ora ci attendiamo che il fattivo sostegno della comunità locale sappia supportare e mantenere vivo questo processo virtuoso.”

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Taranta Peligna, Gian Paolo Rosato che ha dichiarato: “Il sito di san Biagio è l’anima del paese, anche perché ha incarnato il fascino, la storia e lo spirito di Taranta e di tutta la valle Aventino: la costruzione sulla via della lana, la bellezza del rinascimento, la distruzione del 900.”

“Dare nuova vita al sito, - conclude il primo cittadino -  avere la consapevolezza della sua messa in sicurezza e della nuova valorizzazione è una vera gioia per tutta la comunità, possibile grazie al saper immaginare, programmare e al percorso costruito assieme alla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Chieti e Pescara.”

 Ora prenderà il via la fase progettuale dell’intervento, dopodiché potranno prendere inizio i lavori di recupero diretti dall’architetto Roberto Orsatti, funzionario della Soprintendenza e responsabile del procedimento.

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