Oggi il Parco Nazionale della Maiella riceverà la nomina a Geoparco dell’Unesco insieme ad altri sette Parchi. Tutto questo nella Giornata Internazionale della Madre Terra.
Il presidente del Parco, Lucio Zazzara, sarà tra i relatori dell’evento online organizzato dell’UNESCO e dalla Rete Globale dei Geoparchi, di cui alle ore 14,00 trasmetteremo la diretta qui.
Il Parco della Majella rappresenta un unicum, in cui sono censiti 95 geositi appartenenti a 8 tipologie diverse: stratigrafici, sedimentologici e strutturali; paleontologici; geomorfologici; geoarcheologici; idrologici-idrogeologici; minerari.
“Lo stretto legame tra geologia, biodiversità e cultura storica fa della Maiella un territorio unico in cui la presenza umana è stata costante fin da epoche molto remote e ha prodotto una costante e positiva interazione uomo-natura” afferma il presidente Zazzara.
“Rappresenta – continua il numero uno del parco - un modello di antico sistema di deposizione in ambiente marino di piattaforma-transizione-bacino, ben conservatosi grazie al fatto che non è stato molto deformato e smembrato dai movimenti tettonici che hanno portato all’orogenesi. Ogni anno arrivano qui studiosi dal mondo per fare ricerche o portare studenti a fare ‘palestra di geologia’
Molteplici sono gli aspetti da studiare e tutelare “Molte grotte – spiega il presidente - sono di interesse archeologico, gli scoscesi versanti rocciosi delle montagne e i profondi valloni sono stati luogo ideale per gli eremiti nel Medioevo. Gli oltre 40 eremi della Maiella sono completamente fusi con la roccia calcarea.
Da non sottovalutare è pure il legame tra il territorio e l'uomo. “ Negli ultimi secoli – dichiara Zazzara - le attività pastorali, agricole e minerarie hanno lasciato evidenti segni sul paesaggio dando una forte impronta sull’economia e la società locale: muretti e capanne in pietra a secco, decine di cunicoli minerari per lo sfruttamento del bitume e infrastrutture che sono oggi beni di archeologia industriale”.
“La nomina a Geoparco – conclude Zazzara – è un riconoscimento molto importante che accenderà un faro su questo territorio e su tutto l’Abruzzo”