Donne e lavoro: a parlarne le protagoniste, associazioni e mondo dell’imprenditoria femminile

Opportunità, servizi ed occasioni nell’incontro promosso da Inner Wheel Atessa Media Val di Sangro

Francesca Stefano
24/02/2017
Attualità
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ATESSA – Qual è lo scenario dell’imprenditoria femminile, quante le difficoltà ma anche le possibilità in un mondo in cui le donne sono protagoniste, non senza ostacoli.  

Questi gli argomenti trattati nell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio all’interno del Teatro Comunale Antonio di Jorio di Atessa, un tavolo al femminile per un appuntamento informativo che apre la strada a nuove iniziative per riportare al centro della discussione le opportunità in un territorio, come quello di Atessa e di tutta la Val di Sangro dove, al contrario delle tendenze in Abruzzo, negli ultimi tempi si è registrata una crescita del numero di imprese rosa con donne protagoniste nei ruoli dirigenziali e non solo.

Un’occasione promossa dall’associazione Inner Whell che opera sul territorio da circa un anno, con lo scopo di indagare, conoscere e promuovere occasioni per le donne nel mondo del lavoro, analizzando quelle problematiche che, come espresso da chi ha deciso di portare la propria testimonianza, risultano ancora un ostacolo alla definizione personale della donna nella società e nella vita familiare.

Tante le donne che, in una vita da funambole, sono riuscite con sacrificio e caparbietà a conciliare i due aspetti, credendo fortemente che la propria affermazione possa avvenire sul lavoro così come nell’ambiente familiare, senza che l’una o l’altra condizione siano un ostacolo per il proprio percorso di vita.

Testimonianze dal mondo della scuola, della politica, dell’associazionismo e del sociale oltre ad esempi di successo dell’imprenditoria femminile.

Una riflessione che ha interessato non solo le donne presenti, ma che ha coinvolto più parti della società. Come illustrato dalla professoressa Elide Spelicato, Docente di Sociologia Generale dell’Università D’Annunzio, parlare di democrazia vuol dire anche parlare di opportunità che contribuiscano a creare l’idea di una parità, un’idea di “cultura a due” che deve necessariamente venire da tutta la società, da uomini e da donne.

Ma quello che ancora di più è necessario e di aiuto è parlare di servizi, per favorire il benessere di tutta la società, è fondamentale che si agisca nella definizione di opportunità e mezzi che sono lo strumento per accresce l’intera comunità.

È proprio da qui che bisogna partire anche per uscire dalla separazione dei ruoli, conoscendo le difficoltà quotidiane nel mondo del lavoro ma anche nella vita di tutti i giorni, forse è proprio il momento di creare opportunità per aiutare concretamente.

Diverse le donne presenti all'incontro, alcune che dopo la gravidanza si sono sentite escluse dal contesto, così come quelle che faticano a reinserirsi in un mondo già avviato. Partire dai piccoli territori come il nostro è possibile, ma è anche vero che è necessario lo sforzo dell’intera comunità in termini di assistenza e sostegno su più fronti. 

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