Atessa: Ecoeridania rinuncia alla Ciaf “Hanno vinto il territorio e i sindaci”

La soddisfazione dei sindaci del "Comitato per la tutela e la valorizzazione dell'Ambiente"

Redazione
21/07/2018
Attualità
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Dopo alcune informazioni trapelate in questi giorni arriva una conferma, la Ecoeridania ha deciso di rinunciare all’acquisto dell’autorizzazione necessaria per rimettere in funzione la Ciaf di Piazzano di Atessa.

Una vittoria per i sindaci e per il territorio il commento del Sindaco di Atessa Giulio Borrelli che ha guidato la mobilitazione insieme alle associazioni ambientaliste ed ai tanti sindaci che hanno fatto fronte comune. “Come sindaci del "Comitato per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente" ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati in questa battaglia. Grazie, innanzitutto, ai cittadini pronti a reagire a un progetto che avrebbe compromesso la realtà del nostro territorio. Le associazioni ambientaliste e culturali (Legambiente, Noimessidaparte, WWF, Nuovo senso civico, CAI e Libera) hanno avuto un ruolo fondamentale nell'azione di sensibilizzazione e di mobilitazione dell'opinione pubblica e condividono, oggi, con noi, la soddisfazione per questo risultato.

Una mobilitazione che non deve essere fermata “Non possiamo, però, ancora smobilitare – continua il sindaco Borrelli – Come è accaduto con le nostre ultime iniziative (la lettera-documento inviata alla Regione e l'incontro del 17 luglio, tenuto in Atessa, con i vertici politici e tecnici regionali) chiediamo che, in sede di riesame AIA, ci sia una piena e completa rivalutazione dell'autorizzazione concessa alla CIAF, nel 2011, per certificarne la totale incompatibilità con la realtà di oggi. La rinuncia della Ecoeridania deve chiudere definitivamente la storia del passato”.

Da questo momento si prosegue mantenendo alta l’attenzione sugli altri progetti che in questi mesi, dopo incontri e manifestazioni, continuano ancora a preoccupare “Il "Comitato dei sindaci" chiede ai cittadini e alle associazioni culturali e ambientaliste di continuare, tutti insieme, a batterci per ribadire il "NO" alla Di Nizio, che ancora progetta di smaltire rifiuti sanitari pericolosi a Saletti, e per arrivare a una conclusione positiva (con la bonifica) della discarica di Rocca San Giovanni”.

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